fbpx

Trudvang Chronicles: Una breve chiacchierata

Abbiamo fatto una breve chiacchierata conTheodore Bergquist di RiotMinds, che ha portato alla luce questa bellezza

Trudvang è opera di un team di game designer e artisti diretto da Theodore Bergquist e Magnus Malmberg.  Magnus e Theo sono due nomi famosi non solo in Svezia ma anche a livello internazionale. Theo in particolare è stato CEO e Creative Director alla Conan Properties Inc dal 2001 al 2004, e anche CEO di Paradox Interactive con etichette quali Europa Universalis, Hearts of Iron, Crusader Kings e molte altre. Theo è stato estremamente rapido e disponibile. Ecco di cosa abbiamo parlato.

Vai al Kickstarter!

TRUDVANG: LE ORIGINI

Trudvang è un gioco che ha una lunga storia alle spalle. Non si tratta di un prodotto confezionato per un lancio,  di qualcosa di personale giocato per anni e poi immesso sul mercato. No. Si tratta di un’etichetta storica, importante, molto elaborata e impregnata fin da subito di forti tratti strettamente connessi con una cultura molto affascinante e che i creatori ben conoscono perché è la cultura della loro terra. 

THEO:

Illustrazione per il racconto di Walter Stenström: The boy and the trolls or The Adventure, 1915.

In realtà tutto è iniziato con un progetto che abbiamo chiamato “Stormlords”, e abbiamo fortemente voluto poter lavorare su “Drakar och demoner”, perchè volevamo avere una base dalla quale partire per creare qualcosa di nuovo, vicino alla tradizione nordica. Vedi, le nostre storie sono particolari: quando raccontiamo una storia sappiamo che essa trae le sue radici da fonti fortissime, per esempio John Bauer (a sinistra), e l’epopea del Kalevala (il poema epico composto da Elias Lönnrot nell’ottocento, sulla fase di racconti tradizionali finnici, n.d.r). Le regole del gioco sono cambiate molto nel corso degli anni, ma l’impostazione è rimasta più o meno la stessa. Direi che è diventato un po’ più oscuro e adulto, rispetto alla prima versione. In questa nuova edizione le meccaniche e il regolamento sono stati rimessi a punto.

A proposito del regolamento si può decisamente dire che sia stato molto connesso all’ambientazione. Anche una cosa particolare risalta: il combattimento!

THEO:

Abbiamo scelto di ideare un sistema di combattimento che avesse una capacità dinamica, proprio per ricalcare alcune meccaniche delle storie tradizionali norrene. Mi spiego: il giocatore decide di turno in turno, consumando una riserva di Capacity Points, quanti attacchi, parate, movimenti, eccetera, fare. Il danno, poi, può in ogni momento rivelarsi ‘aperto’, ovvero se si ottiene un 10 con il dado, di ritira di nuovo, e se si ottiene di nuovo, si tira di nuovo, e così via. Questo riesce a rendere l’effetto di molte delle nostre storie, ovvero l’evento in cui anche un ragazzino, aiutato e sostenuto da una ‘forza’ superiore può riuscire a sconfiggere il più possente dei troll.

E questa ‘forza’ di cui parliamo è un altro elemento particolare e molto ben caratterizzato in Trudvang Chronicles, giusto?

THEO:

Esattamente. Non ci sono semplici déi. O meglio, non ci sono déi nell’accezione tradizionale, ma sono gli déi della tradizione nordica. Si tratta in molti casi di forze primordiali della natura incarnate, nemiche dei mortali. In Trudvang, per esempio, il nemico principale potrebbe non essere quel grande drago verde, può anche essere la foresta malvagia, o le pianure ghiacciate. La natura e gli spiriti della natura giocano un ruolo importante nell’ambientazione.  Nell’ambientazione, viva e con una sua caratterizzazione, gestiamo la religione e la fede in modo abbastanza unico. Ogni razza ha i propri dèi e i propri poteri, non abbiamo voluto una magia generica per tutte le razze. La magia è connessa alla terra, una sorta di magia sciamanica con diversi tipi di stili per generare magia (canto, litanie, magic-staves, ovvero simboli magici islandesi – n.d.r , eccetera).

Parlando di questo, credo sia anche evidente che c’è una costruzione di fondo nel gioco, un’impostazione di design, che si prefiggeva fin dall’inizio di caratterizzare in modo molto specifico questa ambientazione.

THEO:

Trudvang è, nel bene e nel male, un tipo meno generico di fantasy. Abbiamo cercato di focalizzarci sulle fonti e sulle sensazioni nordiche, celtiche e anche slave, in modo da trasmettere qualcosa di autentico, che scaturisse dall’esperienza culturale che ci appartiene. C’è una sorta di spinta, forse connaturata in noi, verso un’ambientazione dalle tinte più oscure, più dolorose. Non volevamo che Trudvang fosse generico, ispirato vagamente alla mitologia norrena, e basta. Non volevamo dei mostri e delle avventure generiche dal semplice sapore fantasy, ma volevamo qualcosa che ci permettesse di rimanere fedeli alle nostre vere fonti culturali e tradizionali.

Un’ultima cosa: se qualcuno ti chiedesse perché consiglieresti Trudvang, cosa rispondi?

THEO:

Facile! Trudvang è il gioco che fa per te se:

  1. Se ti piacciono i miti e le leggende nordiche, celtiche e slave.
  2. Se vuoi un regolamento nuovo, originale e coinvolgente.
  3. Se vuoi un’ambientazione descritta da illustrazioni fantastiche, uniche e di pregio.
  4. Se ti piacciono le avventure nelle terre selvagge, dove magari combattere i troll e non gli orchi, e se l’avventura è la cosa che preferisci sopra ogni altra e non vuoi soltanto passare il tempo ad esplorare dei dungeon.

Trudvang Chronicles ©2018 RiotMinds, ed i loghi associati sono marchi registrati di RiotMinds. Tutti i personaggi di RiotMinds e relativi nomi, storie, tratti distintivi e caratteristiche, sono trademarks di RiotMinds. Trudvang Chronicles edizione Italiana © 2018 WMS Publishing sas. Wyrd Edizioni è un TM 2017 WMS Publishing sas. Tutti i diritti riservati. Qualsiasi riproduzione anche parziale, se non autorizzata, è severamente vietata.

Lascia un commento